Conoscerai un grande dolore e nel dolore sarai felice. Eccoti il mio insegnamento: nel dolore cerca la felicità. - Cap. 7. Libro secondo.

Se il pentimento non si esaurirà in te, Dio ti perdonerà. Perché non esiste e non può esistere peccato su questa terra che il Signore non perdoni a chi si pente sinceramente. - Cap. 3. Libro secondo.

Alëša "gli aveva trapassato il cuore" giacché "viveva, vedeva tutto e non condannava nulla". - Cap. 1. Libro terzo.

Sappi, novizio, che le sciocchezze sono più che necessarie sulla Terra. Sulle sciocchezze è basato il mondo e, forse senza di esse, nel mondo, non sarebbe mai accaduto nulla. - Cap. 4. Libro quinto.

Chi mente a se stesso e presta ascolto alle proprie menzogne, arriva al punto di non distinguere più la verità, né in se stesso, né intorno a sé. - Cap. 2. Libro secondo.

Nella maggior parte gli uomini, anche i malvagi, sono di un animo molto più ingenuo e più semplice di quanto in generale si creda. E così del resto siamo anche noi. - Cap. 1. Libro primo.

Dio conosce il mio cuore e vede tutta la mia disperazione. Vede tutto. È mai possibile che permetta che si compia un simile orrore? - Cap. 5. Libro terzo.

È mai possibile che ogni uomo, guardando gli altri, abbia il diritto di decidere chi di loro è degno di vivere e chi non lo è? - Cap. 9. Libro terzo.

[...] una belva non potrebbe mai essere crudele quanto un uomo, così artisticamente e raffinatamente crudele. Una tigre morde, sbrana e non sa fare nient'altro. Non le verrebbe mai in mente di inchiodare gli uomini per gli orecchi per tutta una notte, neppure se fosse in grado di farlo. - Cap 4. Libro quinto.

Ogni pietra su di loro è come se testimoniasse di un passato così intenso, di una dedizione così appassionata alla propria impresa, alla propria fede, alla propria battaglia e al proprio sapere che io, lo so già fin da ora, mi getterò in ginocchio e bacerò quelle pietre, piangendo. - Cap. 3. Libro quinto.

Se io, che sono un peccatore come te, mi sono commosso e ho avuto pietà di te, tanto più ne avrà Dio. - Cap. 3. Libro secondo.

È appunto chi ti sta vicino che, secondo me, è impossibile amare; chi è lontano forse sì. Per amare un uomo occorre che questi si celi alla nostra vista: non appena mostra il suo viso l'amore svanisce. - Cap. 4. Libro quinto.

Padri e maestri, mi chiedo: "Che cos'è l'inferno?". Ed è così che lo definisco: "La sofferenza di non poter più amare". - Cap. 3. Libro sesto.

Voglio soffrire. Accetterò la sofferenza e comincerò a vivere. - Cap. 2. Libro sesto.

È il diavolo a lottare con Dio, e il loro campo di battaglia è il cuore degli uomini. - Cap.3. Libro terzo.

Le mia raccolta di citazioni preferite tratte dal libro "I Fratelli Karamazov". My collection of favorite quotes from the book "The Brothers Karamazov".

The Brothers Karamazov, Dostoevsky's crowning achievement, is a tale of patricide and family rivalry that embodies the moral and spiritual dissolution of an entire society (Russia in the 1870s). It created a national furor comparable only to the excitement stirred by the publication, in 1866, of Crime and Punishment. To Dostoevsky, The Brothers Karamazov captured the quintessence of Russian character in all its exaltation, compassion, and profligacy. Significantly, the book was on Tolstoy's bedside table when he died. Readers in every language have since accepted Dostoevsky's own evaluation of this work and have gone further by proclaiming it one of the few great novels of all ages and countries.   "The Brothers Karamazov stands as the culmination of Dostoevsky's art—his last, longest, richest, and most capacious book," said The Washington Post Book World. "Nothing is outside Dostoevsky's province," observed Virginia Woolf. "Out of Shakespeare there is no more exciting reading."

FYODOR DOSTOEVSKY